SANDRIGO


Villa Sesso Schiavo

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Un Tesoro Architettonico e Storico

Esplorando l’Eleganza Cinquecentesca e il Fascino Settecentesco in una Dimora Veneta Ricca di Storia e Arte

Il complesso sorge lungo Via S. Lorenzo, che conduce al centro medioevale di Lupia, ed occupa uno spazio recintato quadrangolare. Molteplici, sono gli elementi che la compongono, un settore cinquecentesco, il corpo settecentesco, il rustico, una barchessa con colonnato dorico, infine la cappella dedicata a S. Lorenzo. Di particolare importanza il settore cinquecentesco che si compone di un ampio portico costruito nel 1570 dal conte Silvio Sesso, nelle forme assai vicine alla civiltà architettonica creata da Andrea Palladio, con quattro sale affrescate da diversi artisti, prevalentemente veneti. Gli affreschi di fase mitologico, allegorico e storico, opera cinquecentesca di Giovanni Antonio Fasolo e della sua bottega, scandiscono con i loro temi la successione dei maestosi ambienti. Troviamo la sala del Baccanale, la Sala dei Quattro elementi, la sala delle Virtù e infine la sala della Storia, con l’imponente camino a forma di Lira e il ritratto del nobile Silvio Sesso in Corazza.

La loggia, a sei colonne doriche, si affaccia sul giardino ed è decorata dallo stemma araldico del Da Sesso e da due raffigurazioni rispettivamente di Ercole e Caco e di Perseo, che regge la testa di medusa.

L’abitazione, è un autentico museo “spontaneo” dello stile di vita riservato alle classi abbienti tra il 1800 e i primi decenni del ‘900. Dagli ambienti di servizio fino agli eleganti salotti e al rifinire delle camere da letto, gli spazi della dimora raccontano in modo genuino, come in ben conservare foto d’epoca, gli agi e le occupazioni degli Schiavo, prosperi mercati che acquistarono la Villa dagli ormai indebitati proprietari originali, a metà del XIX secolo.

In appoggio al nucleo cinquecentesco si sviluppa il corpo di fabbrica del primo settecento. Del 1696 è la cappella gentilizia dedicata a Benedetto Sesso, degno di ricordo è il parco nel quale si trovano piante ultrasecolari. La chiesina dedicata a S. Lorenzo Martire, è annessa a Villa Sesso Schiavo, ora di proprietà della famiglia Nardone. Venne costruita nel 1696 da Alessandro Sesso in onore del padre Benedetto. La facciata del piccolo oratorio presenta un timpano triangolare sul quale si muovono tre statue in pietra di Vicenza, di autore vicino all’arte del Marinali da Bassano.

Arredi, complementi, decori e oggetti d’uso permettono di vedere, toccare, rivivere usi e costumi di quell’epoca, in immagini cristallizzate nel tempo. Interessanti anche i resti di medicazioni e articoli sanitari rimasti nell’edificio dagli anni in cui qui fu ospitato un ospedale militare, durante la grande guerra. Questa grande abitazione, si allunga senza soluzione di continuità nella barchessa settentrionale, che a propria volta introduce al giardino della risorgiva.

Premio Basilica Palladiana in Villa
Sala interna
Uno dei numerosi affreschi